A cura del Prof. Rodolfo Milani – Ginecologo – Columbus Clinic Center
Che cos’è il prolasso utero-vaginale?
Prolasso degli organi pelvici definisce la discesa di qualsiasi comparto della vagina, quello anteriore, quello posteriore e quello apicale.
Quali donne possono avere un prolasso utero-vaginale?
Il prolasso è una condizione clinica comune, di riscontro nel 50% delle donne pluripare di età superiore ai 50 anni.
I fattori di rischio per la comparsa del prolasso o della sua recidiva dopo intervento chirurgico correttivo sono: il parto vaginale, le patologie del collageno, e gli aumenti cronici della pressione addominale. Le donne affette dalla presenza di un prolasso hanno una qualità di vita disturbata dovuta all’ingombro pelvico del prolasso, alla presenza di sintomi urinari e a disfunzioni dell’alvo e della vita sessuale.
Qual è la terapia del prolasso?
La gestione del prolasso può comprendere sia un trattamento conservativo(con il pessario), sia un trattamento chirurgico; la scelta della forma più idonea di trattamento dipende dalla gravità del prolasso, dai disturbi soggettivi, e dalle condizioni generali di salute della donna.
Il trattamento chirurgico rimane la scelta prioritaria, e il punto più importante della riparazione chirurgica è la corretta sospensione dell’apice della vagina.
L’intervento chirurgico per via vaginale prevede la riparazione di tutti i difetti fasciali presenti nei diversi compartimenti della vagina.
Una buona riparazione vaginale dell’anatomia deve rispettare anche la conservazione o il recupero di una regolare funzione dei visceri, quali vescica e retto.
Le percentuali di successo sono molto alte, con un risultato positivo e duraturo in circa il 90% delle donne operate.
Il buon esito dell’intervento si riflette nel recupero di una normale e soddisfacente qualità di vita, sia nelle relazioni sociali che all’interno della famiglia.