12 Dicembre 2022

DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE NASALI

Dott. Carlo Govoni  – Specialista in otorinolaringoiatria – Columbus Clinic Center

www.carlogovoni.it

Il naso è un organo fondamentale per la nostra respirazione, infatti, se si respira bene dal naso significa che solo aria purificata, umidificata e riscaldata in modo ottimale raggiunge i nostri polmoni.

Il naso è una cavità separata verticalmente in due parti dal setto nasale. Sulle pareti laterali ci sono tre rilievi: sono i turbinati inferiore, medio e superiore (Figura 1). Sono proprio i turbinati a svolgere le tre azioni importanti: umidificazione, purificazione e riscaldamento. Quindi per poter funzionare bene le due cavità nasali devono avere le stesse dimensioni e i turbinati devono essere normali.

Una buona respirazione nasale è importante perché condiziona la respirazione polmonare. Molte persone, soprattutto quelle che non fanno sforzi fisici, pensano di respirare bene anche se hanno il setto deviato o i loro turbinati sono molto ingrossati. La buona respirazione col naso occorre valutarla nel lungo periodo. Da giovani e nell’età matura il nostro organismo si adatta a molte anomalie, non è così per l’anziano. E’ proprio nell’anziano che una corretta respirazione nasale diventa il presupposto fondamentale per garantire una buona ventilazione polmonare.

Per motivi diversi la normale architettura nasale viene modificata; a volte per anomalie dello sviluppo, ma più spesso in conseguenza di traumi. Nel corso delle visite mediche è facile che lo specialista faccia diagnosi di deviazioni del setto e aumenti di volume (cioè ipertrofie) dei turbinati. Una anomalia di frequente riscontro è la deviazione del setto e l’ipertrofia compensatoria del turbinato inferiore (Figura 2). In questo caso il setto si sposta da un lato e il turbinato del lato opposto aumenta di volume rendendo difficile il passaggio dell’aria attraverso il naso.

Per capire se esistono problemi di respirazione nasale è sufficiente una visita otorinolaringoiatrica. E’ possibile presso il Columbus Clinic Center completare la visita con una rinofibroscopia dove con strumenti a fibre ottiche lo specialista avrà una visione migliore. Con queste manovre è come se l’occhio del medico fosse all’interno del naso, è possibile una esplorazione completa dell’anatomia nasale e rinofaringea. Un esame complementare importante è la TAC del massiccio facciale che consente un’ottima visione delle fosse nasali e dei seni paranasali.

Non sempre il paziente avverte difficoltà respiratorie, questo si verifica soprattutto per le persone che respirano male da una narice sola. La narice pervia stabilisce una situazione di relativo compenso, il paziente si abitua e arriva a pensare di respirare nell’unico modo possibile. Purtroppo la respirazione nasale è un fenomeno un poco più complesso. Tutti abbiamo un “ciclo nasale”, cioè abbiamo una narice dove l’aria penetra più agevolmente. In un periodo successivo il ciclo si inverte. Quando c’è una netta asimmetria tra le narici il paziente alterna momenti di buona respirazione a periodi di lieve difficoltà respiratoria. Queste asimmetrie spesso necessitano di correzione, in quanto compromettono la respirazione nasale nel suo insieme.

Per curare questi difetti la farmacologia ha introdotto sul mercato numerosi prodotti che contengono cortisonici e agiscono sulle infiammazioni dei turbinati. La loro azione è lenta e non sempre sono efficaci. Esistono anche spray con vasocostrittori, questi riducono il flusso sanguigno dei turbinati e sono rapidi nell’azione. Chi utilizza vasocostrittori tende ad usarli spesso, perché il loro effetto è di breve durata. Il rischio è quello di utilizzare continuamente questi spray e si può arrivare ad una vera situazione patologica denominata ipertrofia medicamentosa dei turbinati. Ecco perché gli specialisti otorinolaringoiatri prescrivono molto raramente dei vasocostrittori.

Se il problema è una deviazione del setto allora i farmaci non servono e il trattamento potrà essere solo chirurgico.

Schematicamente abbiamo quadri clinici di ipertrofia dei turbinati con setto in asse e quadri di deviazione settale con o senza ipertrofia dei turbinati. Come sempre le soluzioni possibili sono più di una e vanno valutate caso per caso.

Nei casi di sola ipertrofia dei turbinati ricordo una tecnica di recente introduzione che ha modificato questo tipo di chirurgia. Si tratta della devascolarizzazione con radiofrequenze (Figura 3). E’ questo un intervento eseguibile in anestesia locale, della durata di circa 20 minuti e non prevede il tamponamento nasale. La tecnica rientra nell’ambito della chirurgia mini-invasiva e consiste nell’introduzione di un elettrodo (strumento simile ad un lungo ago) che collegato ad apposito apparecchio crea una riduzione di volume del turbinato. Il chirurgo può agire fino a quando non ha ottenuto il risultato voluto (Figura 4). Tra i vantaggi di questa tecnica ricordo soprattutto lo scarso sanguinamento e la possibilità di poterla usare negli adolescenti e nelle persone che hanno superato l’età matura.
Se la persona presenta un setto particolarmente deviato occorre pensare ad un intervento più complesso denominato settoplastica. Ovviamente se oltre alla deviazione del setto ci sono anche i turbinati ipertrofici si esegue la settoplastica e la devascolarizzazione turbinati in un’unica seduta chirurgica. In questi casi è necessaria l’anestesia totale (o generale) e si prevede un ricovero in clinica di due o tre giorni.

Esiste anche una ulteriore possibilità chirurgica. Ci sono persone che non gradiscono la forma del proprio naso. Queste persone spesso non hanno solo alterazioni del setto e delle fosse nasali, ma hanno una situazione più complessa. Da tempo si è pensato di risolvere questi problemi con un unico atto operatorio: questo intervento si chiama rinosettoplastica funzionale. Con questa chirurgia si correggono i dismorfismi della piramide nasale, si raddrizza il setto nasale e si possono anche ridurre i turbinati. In altre parole si eseguono tre interventi finalizzati al miglioramento della respirazione in un’unica seduta operatoria.

Essendo il naso in organo con struttura osteocartilaginea si deve pensare che quando ci sono problemi respiratori la soluzione potrà essere di tipo chirurgico. Gli interventi di devascolarizzazione dei turbinati, di settoplastica e di rinosettoplastica funzionale sono interventi elettivi, cioè interventi che si fanno per migliorare una situazione anatomica. Non hanno carattere d’urgenza. Si tratta quindi di soluzioni terapeutiche dove si dovranno ridurre al minimo i rischi per il paziente. Sono procedure chirurgiche che si consiglia di fare quando la persona è giovane o è in età matura. Ricordo che un buon passaggio dell’aria dal naso è utile da subito, ma ancor di più in età avanzata. Infatti nelle persone che hanno superato i settant’anni il fisico è meno reattivo e respirare aria troppo fredda o ricca di polveri o altre impurità peggiora la ventilazione polmonare. L’aria fredda che non subisce un adeguato riscaldamento da parte del naso facilita l’insorgenza di tracheiti e bronchiti. Anche le polveri che non vengono trattenute nel naso raggiungono l’albero bronchiale e stimolano la produzione di catarro. Il soggetto avrà la necessità di espellerlo in continuazione con la tosse.
E’ evidente che gli interventi idonei a migliorare la respirazione nasale offrono concreti vantaggi. Sono utili nell’immediato per migliorare la respirazione, ma sono vantaggiosi anche perché aiutano ad affrontare meglio la terza età. Migliorando la respirazione nasale si possono ottenere in selezionati casi dei vantaggi indiretti come il miglioramento dell’olfatto o la riduzione di una cefalea. Tutte considerazioni non trascurabili, da valutare caso per caso, ma che possono portare ad una miglior qualità della vita.

E’ ormai noto che una buona respirazione nasale aiuta il sonno e alzarsi da letto con la percezione di essere ben riposati è importante per affrontare al meglio ogni giornata. Oggi le conoscenze mediche sul sonno e sul russare sono molto approfondite. E’ stato visto che una buona ossigenazione nelle ore notturne è importante per prevenire malattie polmonari e cardiovascolari.

Qualora venga proposto un intervento tra quelli descritti, sia che si operi in anestesia locale e a maggior ragione se si tratta di un intervento in anestesia generale, questi potranno essere eseguiti presso il Columbus Clinic Center. La strumentazione, in particolare quella con radiofrequenze, non è molto diffusa, da qui la necessità di fare l’intervento in luoghi dove ci sia una sala operatoria adeguata. Gli interventi di chirurgia maggiore possono anche essere eseguiti in convenzione con le principali assicurazioni sanitarie private.
Per quanto attiene ai controlli post-operatori questi si eseguiranno presso il Columbus Clinic Center o, per coloro che giungono da fuori Milano, anche nell’ambulatorio dove hanno eseguito la prima visita.

Dopo aver letto queste righe una persona potrebbe avere dei dubbi sulla sua reale capacità di respirare bene. Per conoscere come respira dal naso occorre sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica. Solo guardando all’interno delle fosse nasali si può capire se il paziente ha una architettura nasale regolare o no. Lo specialista eseguirà manovre esplorative specifiche e così potrà fare una descrizione precisa e oggettiva della situazione nasale. In alcuni casi sarà utile approfondire la visita con una TAC, questo perché i seni paranasali si valutano bene con questo esame.
Da diversi anni la medicina offre un’ampia gamma di soluzioni per coloro che respirano male dal naso affinché possano migliorare la qualità della loro vita.